"Riso italiano svenduto da Bruxelles"

Scritto il 03/12/2025
da Gian Maria De Francesco

Riso italiano a rischio. L'accordo raggiunto a Bruxelles in sede di trilogo introduce un automatismo nella clausola di salvaguardia sul cereale, ma per Filiera Italia e Coldiretti si tratta di una tutela "assolutamente non soddisfacente". Le due organizzazioni denunciano che la soglia fissata resta "inspiegabilmente alta" e che l'Ue sembra ignorare come parte del riso importato sia prodotta "con lo sfruttamento del lavoro minorile e con pesticidi vietati in Europa", mentre il meccanismo rischia di attivarsi "quando i buoi sono scappati". L'ad di Filiera Italia, Luigi Scordamaglia (in foto), parla di "ipocrisia di fondo: si sostiene che l'accordo favorisca i Paesi poveri, ma perfino molte loro organizzazioni agricole spiegano che avvantaggia solo le multinazionali che producono usando fitofarmaci non consentiti e manodopera minorile". L'ad ha ricordato che le importazioni sono già a 540mila tonnellate, con effetti immediati sui produttori italiani. Sotto accusa anche i controlli. "Il riso è uno dei prodotti meno monitorati alle frontiere, Rotterdam è un buco nero e senza un database unico europeo le nostre dogane sono un colabrodo". A rafforzare la critica arriva il bilancio del regime Eba, che dal 2009 "ha causato un aumento sfrenato delle importazioni", generando concorrenza sleale a scapito di oltre diecimila famiglie italiane. Sul fronte produttivo, Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, ha sottolineato che "senza un'autentica reciprocità negli scambi commerciali non ci sarà futuro per il riso europeo: un danno per gli agricoltori italiani, che ne garantiscono oltre il 50%, ma anche per la salute dei consumatori".