C'è il Venezia a San Siro. Ottavi di Coppa Italia, l'Inter in campo contro l'unica squadra di Serie B sopravvissuta ai turni precedenti. È la prima di 3 partite in 7 giorni, tutte in casa, l'unica semplice. Sabato il Como, martedì il Liverpool. Fra una settimana, anche Chivu saprà ne saprà molto più di oggi.
Stasera turnover, anche se nessun allenatore lo chiama così. Certe cose vanno fatte senza dirle. Poi però ci sono evidenze che non sono dettagli: l'Inter abbonda di centrocampisti, e allora anche stasera starà fuori qualcuno di quelli che finora ha giocato pochissimo, mentre in difesa la coperta e sugli esterni resta corta e allora ci sarà qualcun altro costretto a giocare, anche se sarebbe meglio che non lo facesse. In attacco, l'unico certo del posto è lo scalpitante Esposito. Bonny è guarito dall'influenza, ma solo oggi dirà se è pronto o meno per partire dall'inizio, sennò straordinari anche per metà della ThuLa (più Thuram di Lautaro). Minuti importanti giocherà anche Mkhitaryan (fuori dal 25 ottobre), recupero importante in vista di Como e Liverpool.
Tra tutte, però, la curiosità più grande è per l'altro Martinez, il Pep, al rientro dopo il trauma dell'incidente stradale del 28 ottobre, in cui ha causato (per quanto al momento senza responsabilità accertate), la morte di un 81enne invalido, che con la carrozzina elettrica aveva invaso la sede stradale, proprio nell'istante in cui il portiere dell'Inter sopraggiungeva con la sua automobile, diretto ad Appiano Gentile. Un macigno psicologico terribile, con quale il 27enne spagnolo convive da allora.
"Giocherà quando si sentirà pronto", disse un mese fa Chivu. E oggi quel momento è arrivato. L'altro Martinez riparte dal Venezia per provare a prendersi l'Inter. Sommer in scadenza a giugno e spesso a vuoto oggi: Chivu avrebbe davvero bisogno di un secondo portiere all'altezza, anche per consentire al primo di ricaricare le batterie. Un po' come a inizio stagione, quando lo stesso tecnico aveva ufficializzato un'alternanza (2 presenze nelle prime 5 di campionato, 1 solo gol subìto nelle 2 vittorie con Sassuolo e Cagliari), poi bruscamente interrotta dalla tragedia stradale.
L'Inter si guarda intorno, ovvio. Lo fanno tutti, già adesso. I nomi si rincorrono, dai più fantasiosi ai più credibili (l'ultimo è l'"inglese" Vicario, alla terza stagione nel Tottenham). Però prima di tutto, Marotta ha bisogno di capire se lo scorso anno il club ha speso 16 milioni (tanti, per una squadra che di fatto non fece altro mercato) per un portiere di riserva (ora di Sommer, l'anno prossimo chissà di chi) o se Pep Martinez ha le qualità per difendere la porta nerazzurra a tempo pieno, da titolare. Tv: ore 21 Italia1

