Dal Genoa al Genoa. La mano di Tudor c'è ma manca il mercato

Scritto il 31/08/2025
da Domenico Latagliata

A marzo il tecnico disse: "Ai massimi livelli con tre acquisti". È arrivato solo David...

Dal Genoa al Genoa. Il 23 marzo scorso Igor Tudor diventava l'allenatore della Juventus, subentrando a Thiago Motta e battendo 1-0 sei giorni dopo i rossoblù allo Stadium. Ne sarebbe seguita un'avventura non facilissima, conclusa comunque con la qualificazione alla Champions League e una conferma sulla panchina bianconera che non era per nulla scontata. A dirla tutta, il croato non era nemmeno la prima scelta di proprietà e dirigenza: la cronaca ha però raccontato altro e adesso Tudor può godersi la sua prima stagione da allenatore vero della Juventus. E oggi, a Marassi, sfiderà il Genoa di Vieira: il popolo bianconero ne ha apprezzato la sincerità, lui è tipo che parla chiaro sia dentro che fuori dallo spogliatoio e per adesso va bene così. I primi tre punti in campionato sono già arrivati, il sorteggio Champions non ha spaventato più di tanto (esordio assoluto allo Stadium il 16 settembre contro il Borussia Dortmund, la sfida al Bernabeu contro il Real Madrid in programma il 22 ottobre) e allora la truppa marcia con ottimismo: "Dopo 4-5 mesi, se il gruppo non ti somiglia più di prima qualcosa è sbagliato queste le sue parole di ieri -. La squadra però è un organismo vivo che cambia sempre. Oggi la vedo bene, con un'identità e una mentalità chiare: io alleno sempre allo stesso modo e sono sul pezzo tutti i giorni, sia quando vinco che quando perdo. Non bisogna mai accontentarsi: lo dico continuamente ai ragazzi".

Avanti, allora. Con la testa al campo, il piacere di immaginarsi in Europa ("ci siamo guadagnati il posto con sacrificio e sudore, per questo ai ragazzi ho detto di godersi il sorteggio") ma con un orecchio anche al mercato finalmente in chiusura: "A fine marzo avevo detto che tre acquisti ci avrebbero permesso di competere ai massimi livelli e la cosa mi viene ribadita ogni volta. Non è cambiato niente da allora, ho già spiegato quello che devo dire: il mercato è complicato, il direttore Comolli prova a fare il meglio e l'altro giorno ha spiegato il punto di vista del club. Io sono contento, vedo la squadra molto motivata, a volte si sottovaluta la continuità: Bremer è tornato bene e sta recuperando anche Cabal. Vediamo cosa succederà nelle prossime ore". Vlahovic rimane in bilico, ma a questo punto non è davvero da escludere che possa rimanere: "Lui insieme a David? Potremmo pensare anche al 3-5-2". Come dire che, appunto, il serbo si è ricucito addosso un po' di bianconero.