Torna il caro voli a Natale. Tornare al sud è un salasso

Scritto il 02/12/2025
da agi

AGI - "Ogni anno, puntuale come un rituale che nessuno vuole affrontare davvero, assistiamo allo stesso paradosso: per un giovane siracusano che studia o lavora al Nord, tornare a casa a Natale costa più che volare all'estero. È un fatto. È scritto nero su bianco nelle ricerche, negli articoli, nelle esperienze di migliaia di famiglie. E soprattutto è un'ingiustizia". Il sindaco di Siracusa, Francesco Italia, interviene sul tema del caro-voli e della continuità territoriale, dopo le analisi che mostrano come, durante il periodo natalizio, un volo per la Sicilia o la Calabria possa costare fino al triplo rispetto a un collegamento con scalo in una capitale straniera.

"Si parla moltissimo di inclusione, di un Paese che non lascia indietro nessuno, di giovani che devono avere le stesse opportunità da Nord a Sud; si parla moltissimo anche di quanto sia in crisi l'istituzione famiglia. Ma poi nei fatti permettiamo che la mobilità diventi un lusso e consentiamo che tantissimi giovani (e anche tanti non più giovani) trascorrano le festività più intime lontano dai loro cari. Chi può permetterselo vola diretto. Gli altri si arrangiano: Varsavia, Cracovia, Malta, ore e ore in aeroporti stranieri pur di risparmiare cento euro oppure decidono di rinunciare. È questa l'idea di uguaglianza che vogliamo trasmettere?".

Il sindaco Italia ricorda che Siracusa è una delle città con la più alta percentuale di studenti universitari fuori sede: "Sono ragazzi e ragazze che rappresentano la parte migliore di questa comunità. Chiediamo loro di formarsi, di crescere, di tornare. Ma poi permettiamo che tornare a casa diventi un costo proibitivo. Che messaggio stiamo dando a questa generazione? Come possiamo parlare di "continuità territoriale" quando la continuità è lasciata alla legge del mercato e non ai diritti dei cittadini, oltre a non essere contemplata dalle politiche statali? Il bonus della Regione è certamente un'iniziativa condivisa ma a oggi non è strutturale e dovrebbe diventarlo perché si va avanti di proroga in proroga".

Italia sottolinea che la questione non riguarda soltanto Siracusa: "è un problema strutturale che coinvolge tutto il Sud e che richiede un intervento serio e coordinato: Governo, Enac, Autorità di regolazione, Regione. Nessuno può più far finta di nulla. I collegamenti non sono un bene opzionale: sono un diritto essenziale per studenti, lavoratori, famiglie, imprese, turisti". Il sindaco di Siracusa conclude: "Il Paese reale ci dice che le distanze non sono soltanto geografiche: sono economiche e sociali. E finché non affronteremo questo nodo, parlare di inclusione sarà solo retorica. Siracusa aggiunge la sua voce a quella di migliaia di giovani e famiglie: chiediamo equità, chiediamo rispetto, chiediamo che il Sud non debba pagare un pedaggio ogni volta che vuole tornare a casa".

Il Pd presenta un'interrogazione al ministero

 "Il 'pacco' di Natale per migliaia di giovani meridionali fuorisede, sarà il costo del biglietto aereo o del treno per tornare a casa durante le festività. Esattamente come lo scorso anno, infatti, i costi del trasporto verso il sud schizzano alle stelle. Si vive addirittura il paradosso che sia più conveniente fare scalo in una meta estera che prendere un volo diretto verso Napoli, Bari o Palermo. Tornare dai propri familiari è diventata una vera e propria questione di classe. Dinanzi a tutto questo, abbiamo depositato una interrogazione parlamentare al ministro Salvini per chiedere con forza al governo di porre subito fine a questa forma speculativa messa in atto dalle compagnie di mobilità e ripristinare piena trasparenza nella dinamica dei prezzi. Il Pd farà tutto quello che è nelle sue possibilità affinché non vengano penalizzati i cittadini solo per voler trascorrere le festività con i propri cari, perché quanto si sta verificando è inaccettabile", dice il deputato del Pd Marco Sarracino. 

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