Papa Francesco a sorpresa in Piazza San Pietro "buona domenica a tutti"

Scritto il 06/04/2025
da Eliana Ruggero

AGI - Alla fine la sorpresa è arrivata. Papa Francesco, in sedia a rotelle e con l'ausilio dei naselli per l'ossigeno, è arrivato in piazza San Pietro, mentre si stava concludendo la messa in occasione del Giubileo degli Ammalati e del mondo della Sanità. Un'ovazione dei fedeli increduli, ha accolto il Pontefice che ha voluto essere presente, in questo settimo evento giubilare, al fianco di chi soffre e di chi si prende cura di loro. Contemporaneamente a monsignor Rino Fisichella che ha presieduto la celebrazione eucaristica, il Papa, giunto sul sagrato, ha benedetto i fedeli.

"Buona domenica a tutti!", ha poi affermato ripetendo "Buona domenica a tutti! Grazie tante!". Poche parole, ma abbastanza per "scatenare" cori da stadio e grandi applausi tra i 20 mila presenti. Il Vaticano poi ha informato che Bergoglio, prima di mostrarsi in piazza (la prima volta dopo il suo congedo dal Gemelli), si era confessato in San Pietro e aveva attraversato la Porta Santa unendosi al pellegrinaggio giubilare.
Nell'omelia, letta dal Pro-Prefetto del Dicastero per l'Evangelizzazione, Francesco ha invitato con forza a non relegare "chi è fragile lontano dalla nostra vita, come purtroppo oggi a volte fa un certo tipo di mentalità" e a non ostracizzare "il dolore dai nostri ambienti".

Citando le parole di Benedetto XVI nell'enciclica Spe salvi, Bergoglio ha ribadito che "una società che non riesce ad accettare i sofferenti (...) è una società crudele e disumana". 

"Affrontare insieme la sofferenza" e "condividere il dolore" "ci rende più umani", ha detto sottolineando che "certamente la malattia è una delle prove più difficili e dure della vita, in cui tocchiamo con mano quanto siamo fragili". Ma "anche in questi momenti, Dio non ci lascia soli", ha sottolineato il Papa che ai malati, nel testo, solo diffuso, dell'Angelus, ha ricordato di aver sperimentato, durante il ricovero e la convalescenza, "la carezza premurosa" di Dio. Bergoglio, malato tra i malati, ha anche pregato per i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari, "che non sempre sono aiutati a lavorare in condizioni adeguate e, talvolta, sono perfino vittime di aggressioni".

"La loro missione non è facile e va sostenuta e rispettata", ha osservato il Papa che ha auspicato "che si investano le risorse necessarie per le cure e per la ricerca, perchè i sistemi sanitari siano inclusivi e attenti ai più fragili e ai più poveri".

Al termine della messa è stato letto, in varie lingue un messaggio di "affetto" e di ringraziamento del Pontefice. Che nell'Angelus non ha fatto mancare il suo ennesimo appello alla pace, nella martoriata Ucraina, nel Medio Oriente, in Sudan e Sud Sudan, nella Repubblica Democratica del Congo, in Myanmar "duramente provato anche dal terremoto" e ad Haiti "dove infuria la violenza, che alcuni giorni fa ha ucciso due religiose". E ha denunciato la situazione a Gaza, "dove le persone sono ridotte a vivere in condizioni inimmaginabili, senza tetto, senza cibo, senza acqua pulita. Tacciano le armi e si riprenda il dialogo; siano liberati tutti gli ostaggi e si soccorra la popolazione".