Ecco perché la consulenza di Garofano da 6000 euro non è stata usata

Scritto il 15/10/2025
da Francesca Galici

L'avvocato di Massimo Lovati ha spiegato le ragioni per le quali, a suo avviso, la consulenza Garofano è stata accantonata. Ha confermato poi che il suo assistito è stato pagato in contanti dai Sempio

La revoca del mandato di difesa dell'avvocato Massimo Lovati da parte di Andrea Sempio, indagato nel caso di Garlasco per l'omicidio di Chiara Poggi, era nell'aria. Ieri è arrivata solo la conferma di quanto già si ipotizzava. Ma l'avvocato ora deve rendere conto alla giustizia per una querela sporta dallo studio Legale Giarda nei suoi confronti per alcune dichiarazioni fatte a marzo e relativa alla prima indagine del 2017. Per tale ragione Lovati ha assunto per la sua difesa un legale, l'avvocato Fabrizio Gallo, che in queste ore è stato ospite in tv senza la presenza del suo assistito.

Lovati è ormai fuori da tutte le dinamiche relative all'omicidio di Chiara Poggi: quel che eventualmente sa in relazione al caso e a Sempio non lo può rivelare per tutelare il segreto professionale. Tuttavia il suo avvocato ha parlato serenamente su Rai Uno di alcuni elementi legati all'inchiesta aperta per corruzione dalla procura di Brescia, che vede protagonista marginale Lovati, il quale ha dichiarato di aver preso in contanti come parcella i soldi che, invece, secondo la procura sarebbero serviti ad agevolare l'archiviazione di Andrea Sempio. Ovviamente Lovati non è indagato e non è nemmeno stato chiamato a testimoniare come persona informata sui fatti, pertanto per la giustizia l'avvocato è completamente estraneo a questa vicenda. Ma il suo legale ha voluto effettuare alcuni chiarimenti che riguardano anche la consulenza affidata a Luciano Garofano, pagata circa 6mila euro (fatturati) ma mai depositata.

"Li ha presi i soldi, ha fatto un'attività professionale e un avvocato va pagato. Tra l'altro lui ha specificato che li ha presi in contanti, non in nero. Ci sono i consulenti, non era l'unico avvocato...", ha spiegato l'avvocato. Quando poi la conduttrice ha affrontato il tema della consulenza Garofano, Gallo ha aggiunto: "È una perizia mai usata... Non serviva perché non è stata usata. Non è stata usata perché l'avrebbe usata se ci fosse stato un rinvio a giudizio e poi secondo me c'era un motivo di opportunità da parte di Garofano, perché lui aveva preso la perizia (consulenza, ndr) Linarello che non poteva perché è un atto di indagine depositato dalla difesa Stasi, si è accorto che in quello non è tanto legittimo il suo comportamento, perché aveva avuto, sebbene dagli avvocati, un atto istruttorio coperto dal segreto che lui non poteva avere". Garofano non è più consulente di Sempio dopo aver rimesso il suo mandato per divergenze con la difesa dell'indagato.