La stagione autunnale avanza e il virus H1N1 che causa la comune influenza stagionale inizia a circolare anche in Italia: nelle ultime ore è stato isolato in una piccola paziente di 10 anni che si trovava ricoverata all'ospedale Gaslini di Genova per un intervento di piccola chirurgia.
Il virus influenzale
"Eccolo il primo caso di influenza di questa stagione 25-26", scrive sui social il professor Matteo Bassetti, ordinario di Malattie infettive all’Università di Genova e direttore della Clinica Malattie infettive dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino di Genova. Bassetti ha spiegato che nel corso del ricovero la bambina "ha presentato nel post-operatorio febbre e sintomi respiratori per cui è stato eseguito tampone orofaringeo, risultato positivo per Influenza A da H1N1. Ora è a casa e sta bene". È chiaro che con il passare delle settimane e dei primi freddi i casi aumenteranno ma, come sempre, gli esperti consigliano e suggeriscono la vaccinazione soprattutto alle categorie più a rischio.
L'importanza dei vaccini
La campagna vaccinale è già iniziata, in ordine sparso, in tutte le regioni italiane a partire dal 1° ottobre ed è già possibile vaccinarsi o prenotarlo per poi farlo appena disponibile: inizialmente si parte con gli over 60 e con tutti i bambini di età compresa tra 6 mesi e 7 anni così come le donne in gravidanza e che hanno appena partorito. Il vaccino è già somministrabile a chi ha malattie croniche o è immunodepresso così come a categorie di lavoratori particolarmente esposti (dai medici alle forze dell'ordine). "È quindi partita dai bambini la stagione influenzale che si preannuncia molto impegnativa per i numeri. Il consiglio è di vaccinarsi tutti per influenza: da 0 a 100 anni", sottolinea Bassetti.
Proprio un cenno ai numeri: nelle scorse settimane gli esperti hanno previsto una stagione considerata "impegnativa" con 16 milioni di italiani che potrebbero finire a letto con l'influenza e il famoso "picco" che dovrebbe essere raggiunto nel periodo delle festività natalizie.
"Atto di responsabilità"
"Vaccinarsi è un atto di responsabilità, soprattutto per proteggere le persone più fragili. Invito tutti i cittadini a rivolgersi con fiducia al proprio farmacista per ricevere il vaccino. Prenotarsi è semplice e non richiede prescrizione medica: basta contattare direttamente la farmacia per verificare l'adesione alla campagna vaccinale e fissare l’appuntamento", ha dichiarato nei giorni scorsi a SkyTg24 il presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani (Fofi), Andrea Mandelli, il quale ha ricordato che i farmacisti non sono in grado soltanto di vaccinare contro il virus influenzale ma anche a quelli anti-Covid come pure contro l'herpes zoster, lo pneumococco, il tetano-difterite-pertosse e il papillomavirus.